I 50 migliori libri di sempre

I 50 migliori libri di sempre

Definire quali siano i 50 migliori libri di sempre è impresa ardua se non impossibile ma ci vogliamo provare comunque. Ecco alcuni fra i migliori libri da leggere assolutamente nella vita. Sono tutti libri famosi (o quasi): quanti ne hai già letti tu?

#1 Alla ricerca del tempo perduto (Marcel Proust)

Alla ricerca del tempo perduto (À la recherche du temps perdu) è l’opera più importante di Marcel Proust, scritta tra il 1909 e il 1922, pubblicata in sette volumi tra il 1913 e il 1927. Si colloca tra i massimi capolavori della letteratura universale per vari motivi, ma soprattutto per l’ambizione letteraria e filosofica che l’autore ha riposto in quest’opera, come, ad esempio, l’intuire di cosa il tempo sia composto, al fine di cercare di fuggire il suo corso. (fonte: Wikipedia, continua)

#2 Ulisse (James Joyce)

Ulisse (in inglese Ulysses) è un romanzo scritto da James Joyce. Viene considerato uno dei romanzi più importanti della letteratura del XX secolo[1][2] ed è una delle pietre miliari nella genesi del romanzo moderno. Lo stile narrativo viene variato su tutti i registri: dal parodistico al dottrinale. Molte parti del racconto sono sviluppate secondo quella particolare tecnica di scrittura, chiamata “monologo interiore“, che descrive il flusso di coscienza, in cui i pensieri del protagonista scorrono senza punteggiatura, per definire la contemporaneità e l’intricato procedimento cognitivo che sottostà ai processi mentali dell’io narrante[3]. (fonte: Wikipedia, continua)

#3 Don Chisciotte della Mancia (Miguel de Cervantes)

Don Chisciotte della Mancia (El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha) è un romanzo spagnolo di Miguel de Cervantes Saavedra, pubblicato in due volumi, nel 1605 e 1615. È annoverato non solo come la più influente opera del Siglo de Oro e dell’intero canone letterario spagnolo, ma un capolavoro della letteratura mondiale nella quale si può considerare il primo romanzo moderno. Vi si incontrano, bizzarramente mescolati, sia elementi del genere picaresco sia del romanzo epico-cavalleresco, nello stile del Tirant lo Blanch e del Amadís de Gaula. I due protagonisti, Alonso Chisciano (o Don Chisciotte) e Sancho Panza, sono tra i più celebrati personaggi della letteratura di tutti i tempi. (fonte: Wikipedia, continua)

#4 Il grande Gatsby (Francis Scott Fitzgerald)

Il grande Gatsby (The Great Gatsby) è un romanzo di Francis Scott Fitzgerald pubblicato per la prima volta a New York il 10 aprile 1925 e definito da T.S. Eliot «il primo passo in avanti fatto dalla narrativa americana dopo Henry James».

Ambientato a New York e a Long Island durante l’estate del 1922, Il grande Gatsby è il più acuto ritratto dell’anima dell’età del jazz, con le sue contraddizioni, il suo vittimismo e la sua tragicità. La storia, che seguendo la tecnica di Henry James viene raccontata da uno dei personaggi, narra la tragedia del mito americano che aveva retto il paese dai tempi dello sbarco a Plymouth Rock e può essere considerata l’autobiografia spirituale di Fitzgerald che, ad un certo punto della sua vita, chiuso con l’alcolismo e con la vita da playboy, voleva capire quali fossero stati gli ostacoli che avevano fatto inabissare la sua esistenza. (fonte: Wikipedia, continua)

#5 Cent’anni di solitudine (Gabriel Garcia Marquez)

Cent’anni di solitudine (Cien años de soledad) è un romanzo del 1967 del Premio Nobel colombiano Gabriel García Márquez, considerato tra le opere più significative della letteratura del Novecento.

Narra le vicende di sette generazioni della famiglia Buendía, il cui capostipite, José Arcadio, fonda alla fine del XIX secolo la città di Macondo. La storia è narrata con uno stile elaborato e personale, ricco di prolessi che anticipano drammaticamente gli avvenimenti ancora da narrare. Attraverso un modello che unisce rigore formale e frasi sontuose, radici classiche e sperimentazione, il romanzo svelò il vitalismo di un universo di solitudini incrociate, dove si succedono i destini ineluttabili di una famiglia, romanzo nel quale, come disse Ariel Dorfman, «l’individuo è divorato dalla storia e la storia è divorata a sua volta dal mito»[1]. (fonte: Wikipedia, continua)

#6 Moby Dick (Herman Melville)

Moby Dick o La balena (Moby-Dick; or, The Whale) è un romanzo del 1851 scritto da Herman Melville. È considerato un capolavoro della letteratura americana della cosiddetta American Renaissance.

La storia è quella della nave condannata ad essere affondata da una balena gigante: il viaggio della baleniera Pequod, comandata dal capitano Achab, a caccia di balene e capodogli, e in particolare dell’enorme balena bianca (in realtà un capodoglio) che dà il titolo al romanzo, verso la quale Achab nutre una smisurata sete di vendetta. (fonte: Wikipedia, continua)

#7 Guerra e pace (Lev Tolstoj)

Guerra e pace (in russo: Война и мир?, traslitterato: Vojnà i mir, nell’ortografia originale pre-riforma, Война и миръ) è un romanzo storico di Lev Tolstoj.

Scritto tra il 1863 e il 1869 e pubblicato per la prima volta tra il 1865 e il 1869 sulla rivista Russkij Vestnik, riguarda principalmente la storia di due famiglie, i Bolkonskij e i Rostov, tra le guerre napoleoniche, la campagna napoleonica in Russia del 1812 e la fondazione delle prime società segrete russe. Tolstoj paragonava la sua opera alle grandi creazioni omeriche, e nella sua immensità Guerra e pace si potrebbe dire un romanzo infinito, nel senso che l’autore sembra essere riuscito a trovare la forma perfetta con cui descrivere in letteratura l’uomo nel tempo. Denso di riferimenti filosofici, scientifici e storici, il racconto sembra unire la forza della storicità e la precisione drammaturgica (persino di Napoleone si fa un ritratto indimenticabile) ad un potente e lucido sguardo metafisico che domina il grande flusso degli eventi, da quelli colossali, come la battaglia di Austerlitz e la battaglia di Borodino, a quelli più intimi. (fonte: Wikipedia, continua)

#8 Lolita (Vladimir Nabokov)

Lolita è un romanzo di Vladimir Vladimirovič Nabokov scritto in inglese, pubblicato inizialmente a Parigi nel 1955 e dieci anni più tardi tradotto in russo (Лолита) dallo stesso autore.

Il romanzo suscitò immediato scandalo per il contenuto scabroso che portava alla luce una delle turpitudini umane più odiose, la passione di un uomo maturo per un’acerba adolescente. Il narratore è un professore di letteratura di trentasette anni che rimane letteralmente ossessionato da una dodicenne, Lolita, con la quale intreccia una relazione sessuale dopo esserne diventato il patrigno. Lolita è il soprannome che l’uomo dà in privato alla ragazzina. Il termine «lolita» – complice anche la trasposizione cinematografica di Stanley Kubrick – fece subito sensazione: entrò nella cultura di massa e nel linguaggio prendendo a significare ovunque, per antonomasia, una diabolica ninfetta, piccola seduttrice, non si sa fino a qual grado inconsapevole; o anche una giovanissima sessualmente precoce o comunque attraente.[1] (fonte: Wikipedia, continua)

#9 Amleto (William Shakespeare)

Amleto (The Tragedy of Hamlet, Prince of Denmark, “La tragedia di Amleto, principe di Danimarca”) è una delle tragedie shakespeariane più conosciute e citate. Fu scritta probabilmente tra il 1600 e l’estate del 1602.

È tra le opere più frequentemente rappresentate in quasi ogni paese occidentale ed è considerata un testo cruciale per attori maturi. Il monologo di Amleto “Essere o non essere” (atto III, scena I), il passaggio più famoso del dramma, vanta un’immensa gamma di interpretazioni sui palcoscenici di tutto il mondo, anche se spesso questo soliloquio viene erroneamente citato accanto all’immagine di Amleto che tiene in mano un teschio: in realtà la scena del teschio è nella parte finale del dramma (atto V, scena I) e non ha niente a che vedere con “Essere o non essere”, che si trova nella parte centrale (atto III, scena I). (fonte: Wikipedia, continua)

#10 Il giovane Holden (J.D. Salinger)

Il giovane Holden (The Catcher in the Rye) è un romanzo del 1951 scritto da J. D. Salinger. Il protagonista del romanzo è Holden Caulfield, un sedicenne statunitense proveniente da una famiglia benestante. Il romanzo si apre con la sua figura solitaria che, su una collinetta, assiste ad una partita di football della squadra delle superiori, sebbene la sua mente sia completamente altrove. Quella che sta vedendo sarà la sua ultima partita in quella scuola, giacché è stato espulso per non esser riuscito a passare abbastanza esami. Prima di tornare in camera decide di passare a trovare il suo ormai ex professore di storia Spencer, uomo che nonostante la sua età avanzata ha suscitato in lui un sentimento di simpatia. Ma non appena mette piede in casa del professore capisce che la sua non è stata una buona mossa e sente subito un forte odore di ramanzina, che naturalmente non si fa attendere. Il professore però è seriamente preoccupato dell’atteggiamento di Holden, ma non si rende conto che umiliandolo e con altri atteggiamenti, odiati da Holden, non fa altro che accrescere la rabbia del ragazzo, che perde ogni simpatia che prima nutriva verso il proprio insegnante. (fonte: Wikipedia, continua)

#11 Odissea (Omero)

L’Odissea (in greco antico: Ὀδύσσεια, Odýsseia) è uno dei due grandi poemi epicigreci attribuiti al poeta Omero. Narra delle vicende riguardanti l’eroe Odisseo (o Ulisse, con il nome latino), dopo la fine della Guerra di Troia, narrata nell’Iliade. Assieme a quest’ultima, rappresenta uno dei testi fondamentali della cultura classica occidentale e viene tuttora comunemente letto in tutto il mondo sia nella versione originale che nelle sue numerose traduzioni. (fonte: Wikipedia, continua)

#12 I fratelli Karamazov (Fëdor Dostoevskij)

I fratelli Karamazov (in russo: Братья Карамазовы?, Brat’ja Karamazovy) è l’ultimo romanzo scritto da Fëdor Dostoevskij. È ritenuto il vertice della sua produzione letteraria, un capolavoro della letteratura dell’Ottocento e di ogni tempo.[2]

Pubblicato a puntate su Il messaggero russo dal gennaio 1879 al novembre 1880, lo scrittore morì meno di quattro mesi dopo la sua pubblicazione. L’opera è un appassionato romanzo filosofico ambientato nell’Impero Russo del XIX secolo, che verte sui dibattiti etici concernenti Dio, il libero arbitrio e la moralità; il dramma spirituale di una lotta che coinvolge la fede, il dubbio, la ragione, messi in rapporto con una Russia allora pervasa da fermenti modernizzatori. Al centro della trama stanno le vicende della famiglia Karamazov e i loro conflitti e sentimenti contrastanti: tre fratelli molto diversi fra loro e un padre tanto superficiale nella vita privata quanto poco generoso verso i figli. È il contesto nel quale matura l’omicidio del capofamiglia Fëdor, del quale viene accusato Dmitrij, figlio primogenito. (fonte: Wikipedia, continua)

#13 Delitto e castigo (Fëdor Dostoevskij)

Delitto e castigo (in russo: Преступление и наказание?, Prestuplénie i nakazànie, /prʲɪstup’lʲɛnɪɪ i nəkʌ’zanɪɪ/) è un romanzo pubblicato nel 1866 dallo scrittore russo Fëdor Dostoevskij e ambientato a San Pietroburgo.

Insieme a Guerra e pace di Lev Tolstoj, fa parte dei romanzi russi più famosi e influenti di tutti i tempi. Esso esprime i punti di vista religiosi ed esistenzialisti di Dostoevskij, con una focalizzazione predominante sul tema del conseguimento della salvezza attraverso la sofferenza. (fonte: Wikipedia, continua)

#14 Madame Bovary (James Joyce)

Madame Bovary. Mœurs de province, abbreviato normalmente in Madame Bovary, è uno dei romanzi più importanti di Gustave Flaubert, pubblicato dapprima a puntate sul giornale «La Revue de Paris» tra il 1 ottobre e il 15 dicembre 1856. La storia è quella della moglie di un medico di provincia, Emma Bovary, che allaccia relazioni adulterine e vive al di sopra dei suoi mezzi per sfuggire alla noia, alla banalità e alla mediocrità della vita di provincia. Si tratta di una delle maggiori opere della letteratura francese e mondiale. (fonte: Wikipedia, continua)

#15 La divina commedia (Dante Alighieri)

La Comedìa, o Commedia, conosciuta soprattutto come Divina Commedia,[1] è un poema allegorico-didascalico[2] di Dante Alighieri, scritto in terzine incatenate di endecasillabi (poi chiamate per antonomasia terzine dantesche) in lingua volgare fiorentina.

Il titolo originale, con cui lo stesso autore designa il suo poema, fu Comedia (probabilmente pronunciata con accento tonico sulla i); e così è intitolata anche l’editio princeps del 1472. L’aggettivo «Divina» le fu attribuito dal Boccaccio nel Trattatello in laude di Dante, scritto fra il 1357 e il 1362 e stampato nel 1477. Ma è nella prestigiosa edizione giolitina, a cura di Ludovico Dolce e stampata da Gabriele Giolito de’ Ferrari nel 1555, che la Commedia di Dante viene per la prima volta intitolata come da allora fu sempre conosciuta, ovvero “La Divina Comedia”. (fonte: Wikipedia, continua)

#16 Le avventure di Huckleberry Finn (Mark Twain)

Le avventure di Huckleberry Finn (Adventures of Huckleberry Finn) è un romanzo picaresco dello scrittore statunitense Mark Twain pubblicato per la prima volta nel 1884; costituisce il seguito ideale del precedente Le avventure di Tom Sawyer e seguito poi da Tom Sawyer Detective e Tom Sawyer Abroad.

Il narratore in prima persona è un ragazzino orfano, che ad un certo punto decide di fuggire dalla civilizzazione umana in compagnia di uno schiavo nero: faranno un lungo viaggio di 1800 km a bordo di una zattera lungo il fiume Mississippi. (fonte: Wikipedia, continua)

#17 Alice nel paese delle meraviglie (Charles Lutwidge Dodgson)

Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice’s Adventures in Wonderland), comunemente abbreviato in Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice in Wonderland), è un romanzo del 1865 scritto da Charles Lutwidge Dodgson sotto lo pseudonimo di Lewis Carroll. Racconta di una ragazza di nome Alice che cade attraverso una tana di coniglio in un mondo fantastico popolato da strane creature antropomorfe. Il racconto gioca con la logica, dando alla storia una popolarità duratura sia negli adulti che nei bambini. È considerato uno dei migliori esempi del genere letterario nonsenso. Il suo corso narrativo, struttura, personaggi e immagini sono stati enormemente influenti sia nella cultura popolare che nella letteratura, specialmente nel genere fantasy. (fonte: Wikipedia, continua)

#18 Orgoglio e pregiudizio (Jane Austen)

Orgoglio e pregiudizio (Pride and Prejudice) è uno dei più celebri romanzi della scrittrice ingleseJane Austen, pubblicato il 28 gennaio 1813[1]. La famiglia Bennet è composta dai coniugi Bennet e dalle loro cinque figlie: Jane, Elizabeth, Mary, Catherine (detta anche Kitty) e Lydia. L’obiettivo rimasto alla signora Bennet, vista la mancanza di un figlio maschio che possa ereditare la loro tenuta di Longbourn nell’Hertfordshire, è quello di vedere sposate le sue figlie. La signora Bennet è una donna frivola mentre il signor Bennet è un uomo intelligente, sarcastico e imprevedibile. È tuttavia affezionato a Jane e a Elizabeth, di carattere assennato e ragionevole. (fonte: Wikipedia, continua)

#19 Cime tempestose (Emily Bronte)

Cime tempestose (titolo originale in inglese: Wuthering Heights) è l’unico romanzo di Emily Brontë, scritto fra l’ottobre 1845 e il giugno 1846[1]. Venne pubblicato per la prima volta nel 1847, sotto lo pseudonimo di Ellis Bel, mentre una seconda edizione postuma fu curata da sua sorella Charlotte nel 1850[2].

Il titolo viene dal nome di una delle tre principali ambientazioni del libro (Wuthering Heights, Gimmerton, Thrushcross Grange) il casale nella brughiera dello Yorkshire originariamente di proprietà degli Earnshaw, dove fu allevato Heathcliff e dove la storia si sviluppa. (fonte: Wikipedia, continua)

#20 Gita al faro (Virginia Woolf)

Al faro, tradotto a volte anche come Gita al faro, è un romanzo della scrittrice britannica Virginia Woolf, pubblicato per la prima volta nel 1927.

Il romanzo segue ed amplia la tradizione del romanzo modernista, in cui la trama ha un’importanza secondaria rispetto all’introspezione psicologica dei personaggi, e la prosa alle volte è molto complicata. (fonte: Wikipedia, continua)

#21 Comma 22 (Joseph Heller)

Comma 22 (Catch-22) è un romanzo del 1961 di Joseph Heller.

Rappresenta una feroce critica alla guerra, narrando le disavventure di un gruppo di aviatori statunitensi appartenenti a uno stormo di bombardieri operante in Italia durante la seconda guerra mondiale. Il romanzo, da cui ha preso il nome anche il cosiddetto paradosso del Comma 22, è considerato il punto di partenza della letteratura postmoderna americana. (fonte: Wikipedia, continua)

#22 L’urlo e il furore (William Faulkner)

L’urlo e il furore (titolo originale The Sound and the Fury) è un romanzo dello scrittore statunitense William Faulkner.

L’opera, pubblicata nel 1929, è il quarto romanzo dell’autore. Narra, utilizzando soprattutto le tecniche del dialogo e del flusso di coscienza, alcuni episodi nella vita dei membri di una vecchia famiglia del Sud, i Compson, una volta ricca e ora in decadenza. (fonte: Wikipedia, continua)

#23 1984 (George Orwell)

1984 (Nineteen Eighty-Four) è uno dei più celebri romanzi di George Orwell, pubblicato nel 1949 ma iniziato a scrivere nel 1948 (anno da cui deriva il titolo, ottenuto appunto dall’inversione delle ultime due cifre).

Le Monde lo posiziona al 22º posto della classifica dei 100 migliori libri mai scritti.

La specificità del romanzo 1984 (Nineteen Eighty-Four): “Nella comprensione profonda delle possibilità di manipolazione psicologica dello stato totalitario, va individuata la vera specificità di 1984, il romanzo più famoso di Orwell. Nell’incubo fantascientifico lì descritto, l’autorità dell’Oceania è programmaticamente orientata ad imporre un linguaggio inadatto all’espressione delle potenzialità critiche del pensiero. Cerca quindi di abituare le menti umane alla tolleranza (diciamo sudditanza) per le contraddizioni logiche che caratterizzano la propaganda politica del Grande Fratello, e cerca di canalizzare l’emotività individuale nelle sole direzioni utilizzabili per la riproduzione dell’ordine sociale. Orwell ha presentato in modo così accurato processi mentali (“bipensiero”) e strutture linguistiche (“neolingua”) funzionali all’irrazionalismo sociale totalitario, che 1984 è diventato una citazione d’obbligo nei manuali di psicologia sociale e negli studi sulla comunicazione interpersonale”. (fonte: Wikipedia, continua)

#24 Anna Karenina (Lev Tolstoj)

Anna Karenina (in russo: Aнна Каренина?; IPA: [ˈanːə kɐˈrʲenʲɪnə][1]) è un romanzo di Lev Tolstoj pubblicato nel 1877. Il romanzo apparve inizialmente a puntate sul periodico Russkij vestnik («Il messaggero russo») a partire dal 1875, ma nel 1877 la conclusione del romanzo venne pubblicata in forma di riassunto di poche righe e Tolstoj, che lì aveva preso delle posizioni antinazionaliste, fu costretto a far pubblicare a proprie spese e separatamente l’ottava parte[2].

Tolstoj vedeva in questo libro, considerato un capolavoro del realismo, il suo primo vero romanzo. Per la stesura di Anna Karenina egli trasse ispirazione da I racconti di Belkin dello scrittore e poeta russo Aleksandr Sergeevič Puškin.[3]. Nel 1887 lo stesso Tolstoj circa l’inizio di Anna Karenina affermò di avere immaginato, mentre era sdraiato sul divano, un «nudo gomito femminile di un elegante braccio aristocratico» e che da lì fu così perseguitato da quell’immagine da doverne creare un’incarnazione.[4]. (fonte: Wikipedia, continua)

#25 L’iliade (Omero)

L’Iliade (in greco antico: Ἰλιάς, Iliás) è un poema epico in esametri dattilici, tradizionalmente attribuito a Omero. Il titolo deriva da Ílion (Ἴλιον), l’altro nome dell’antica Troia, cittadina dell’Ellesponto (e da non confondere con Ilion nell’Epiro). Ambientato ai tempi della guerra di Troia, narra gli eventi accaduti nei cinquantuno giorni dell’ultimo anno di guerra, in cui l’ira di Achille è l’argomento portante del poema. Opera ciclopica e complessa, è un caposaldo della letteratura greca e occidentale.

Tradizionalmente datata al 750 a.C. circa[2], Cicerone afferma nel suo De oratore che Pisistrato ne aveva disposto la sistemazione in forma scritta già nel VI secolo a.C., ma si tratta di questione discussa dalla critica.[3] In epoca ellenistica fu codificata da filologi alessandrini guidati da Zenodoto nella prima edizione critica, comprendente 15.696 versi divisi in 24 libri (ciascuno corrispondente a un rotolo, che ne dettava la lunghezza).[4] Ai tempi il testo era infatti estremamente oscillante, visto che la precedente tradizione orale aveva originato numerose varianti. Ciascun libro è contraddistinto da una lettera maiuscola dell’alfabeto greco e riporta in testa un sommario del contenuto. (fonte: Wikipedia, continua)

#26 Cuore di tenebra (Joseph Conrad)

Cuore di tenebra (Heart of Darkness) è un racconto dello scrittore polacco-britannico Joseph Conrad sulla storia del viaggio per risalire il fiume Congo nel Libero Stato del Congo, al centro dell’Africa, da parte del narratore Charles Marlow. Egli racconta agli amici la sua avventura, a bordo della sua imbarcazione, la Nellie, ancorata in un’ansa del fiume Tamigi, a valle di Londra[1]. Questa ambientazione fornisce la cornice narrativa per raccontare la realtà dei fatti sulla sua ossessione verso il commerciante di avorio Kurtz, che abilita Conrad a tracciare un parallelismo tra Londra e l’Africa come luoghi d’oscurità. (fonte: Wikipedia, continua)

#27 Furore (John Steinbeck)

Furore (The Grapes of Wrath) è un romanzo di John Steinbeck. Pubblicato il 14 aprile del 1939 a New York, è considerato il capolavoro dello scrittorestatunitense, premio Nobel per la letteratura nel 1962. Bestseller numero 1 nel 1939 e nel 1940 negli USA, vendendo complessivamente 4 milioni e mezzo di copie in edizione rilegata, fruttò all’autore 75.000 dollari dell’epoca. Molti ritengono Furore (premiato appena uscito col National Book Award, nel 1940 col Premio Pulitzer e un American Booksellers Book of the Year Award) il romanzo simbolo della grande depressione americana degli anni ’30. (fonte: Wikipedia, continua)

#28 L’uomo invisibile (Ralph Waldo Ellison)

Uomo invisibile è un romanzo di Ralph Waldo Ellison. Fu l’unico romanzo che egli riuscì a pubblicare nella sua vita, e gli valse il National Book Award nel 1953. Il volume tratta molte delle questioni sociali ed intellettuali che riguardavano la realtà afroamericana, compreso il relativo rapporto tra quest’ultima e il Marxismo, il nazionalismo nero, e le politiche riformiste di Booker T. Washington.

La rivista TIME ha inserito questo romanzo nella sua lista TIME 100 Best English-language Novels from 1923 to 2005 (I cento migliori libri in inglese dal 1923 al 2005 del TIME).[1] (fonte: Wikipedia, continua)

#29 Il buio oltre la siepe (Harper Lee)

Il buio oltre la siepe, titolo originale To Kill a Mockingbird (Uccidere un usignolo[1]), è un romanzo della scrittrice statunitense Harper Lee.

Pubblicato nel 1960 ebbe un immediato successo, e nel 1961 vinse il premio Pulitzer per la narrativa. La trama è in parte basata sul caso degli Scottsboro Boys, un gruppo di adolescenti afroamericani accusati ingiustamente di stupro. (fonte: Wikipedia, continua)

#30 Middlemarch (George Eliot)

Middlemarch è un romanzo di George Eliot, pseudonimo di Marie Anne Evans (in seguito Marian Evans). È il suo settimo e penultimo romanzo, iniziato nel 1869 e poi interrotto durante la malattia mortale di Thornton Lewes, figlio del suo amante George Henry Lewes. Nel corso dell’anno successivo alla morte di Thornton, Eliot riprese il lavoro, fondendo in un’unica opera coerente diverse storie, e tra il 1871-1872 il romanzo apparve in forma seriale. La prima edizione in un unico volume venne pubblicata nel 1874, ottenendo un’ampia diffusione. (fonte: Wikipedia, continua)

#31 Grandi speranze (Charles Dickens)

Grandi speranze (titolo originale Great Expectations) è il tredicesimo romanzo di Charles Dickens. Fu scritto e pubblicato a puntate tra il 1860 e il 1861. È il secondo romanzo di Dickens, dopo David Copperfield, ad essere stato scritto interamente in prima persona.

L’opera fu pubblicata per la prima volta a puntate settimanali, dal 1º dicembre 1860 ad agosto 1861 sulla rivista All the Year Round, periodico diretto dallo stesso Dickens. Ogni puntata in All the Year Round conteneva due capitoli ed era scritta in modo che “catturasse” i lettori, stimolando la loro curiosità verso il fascicolo successivo. La sua prima apparizione in volume fu in tre tomi, senza illustrazioni, nel luglio del 1861. (fonte: Wikipedia, continua)

#32 I viaggi di Gulliver (Jonathan Swift)

I viaggi di Gulliver[1], oppure Viaggi di Gulliver in vari paesi lontani del mondo (Travels into Several Remote Nations of the World, in Four Parts. By Lemuel Gulliver, First a Surgeon, and then a Captain of Several Ships, noto semplicemente come Gulliver’s Travels, 1726, ed. riveduta nel 1735), è un romanzo che coniuga fantasia e satira in un’allegoria dell’animo umano dell’Inghilterra e della Francia settecentesca, scritto sotto pseudonimo da Jonathan Swift. (fonte: Wikipedia, continua)

#33 Absalom, Absalom! (William Faulkner)

Absalom, Absalom! è un libro scritto dall’autore americano William Faulkner, pubblicato per la prima volta nel 1936. La trama si svolge durante e dopo la guerra civile americana ed è la storia di tre famiglie del sud. Secondo il New York Times è “una storia straziante”.

#34 Amatissima (Toni Morrison)

Amatissima (titolo originale Beloved) è un romanzo della scrittrice afroamericana Toni Morrison, Premio Nobel per la letteratura nel 1993.

Pubblicato nel 1987 e vincitore del premio Pulitzer nel 1988, il romanzo è ambientato dopo la fine della Guerra Civile Americana (1861-1865), ispirato alla storia di una schiava nera, Margaret Garner, che scappò dalla schiavitù in Kentucky nel tardo gennaio 1856 per raggiungere poi l’Ohio, stato libero. La vicenda fu riportata in un articolo pubblicato nel 1856. La scrittrice lo trova nel periodo in cui sta curando l’antologia intitolata “The Black Book”, uscita nel 1974: documenta trecento anni di storia afroamericana e testimonia, attraverso atti di vendita, fotografie, ritagli di giornale, poesie, canti e quilt, le condizioni della comunità afroamericana e la loro cultura. L’articolo che attira l’attenzione della Morrison riporta la notizia che Margaret Garner, resasi conto di stare per essere ricatturata, uccide la figlia affinché non possa subire anche lei la schiavitù. (fonte: Wikipedia, continua)

#35 Lo straniero (Albert Camus)

Lo straniero (L’Étranger) è un romanzo dello scrittore e filosofo francese Albert Camus, pubblicato nel 1942 per Gallimard. Unanimemente considerato dai critici uno dei romanzi capitali della letteratura universale, diede immediata notorietà all’autore. È la storia di Meursault, un piccolo impiegato che vive ad Algeri, e che conduce, come tanti, un’esistenza chiusa in uno squallido conformismo. Un giorno, quasi per caso, uccide un arabo. Arrestato, egli non tenta neppure di giustificarsi, di difendersi: viene processato e condannato a morte. L’opera affronta vari interrogativi: chi sia Meursault – estraneo a sè stesso – un volgare assassino, un folle o un ribelle; quale significato abbia il suo gesto e il suo comportamento. Camus racconta la storia di un delitto assurdo e denuncia l’assurdità di vivere e dell’ingiustizia universale. (fonte: Wikipedia, continua)

#36 Jane Eyree (Charlotte Bronte)

Jane Eyre (originariamente pubblicato col titolo di Jane Eyre: An Autobiography) è un romanzo di formazione della scrittrice inglese Charlotte Brontë, uscito nel 1847 sotto lo pseudonimo di Currer Bell e rivelatosi come il capolavoro della scrittrice inglese.

Il racconto è scritto in forma autobiografica, con la protagonista, Jane Eyre appunto, che si rivolge in modo diretto al “lettore”. Lo stile presenta aspetti puntualmente descrittivi dell’ambiente e dei personaggi, insieme all’approfondimento dell’evoluzione della protagonista dal punto di vista emotivo, morale e sentimentale. (fonte: Wikipedia, continua)

#37 Le mille e una notte

Le mille e una notte (in arabo: ألف ليلة وليلة‎, ʾAlf layla wa layla; in persiano: هزار و یک شب‎, Hezār-o yek šab) è una celebre raccolta di racconti orientali (di origine egiziana, mesopotamica, indiana e persiana), costituita a partire dal X secolo, di varia ambientazione storico-geografica, composta da differenti autori. Il numero 1001 non va preso alla lettera. Al contrario, “mille” significa in arabo “innumerevoli” e quindi 1001 significa un numero infinito. Successivi compilatori e traduttori presero questo numero alla lettera e, dividendo e aggiungendo fiabe, arrivarono a una raccolta che ne conteneva appunto mille.[1] (fonte: Wikipedia, continua)

#38 Il processo (Franz Kafka)

Il processo (Der Process, Der Proceß, Der Prozeß, Der Prozess) è un romanzo incompiuto di Franz Kafka scritto in tedesco fra il 1914 e il 1915, pubblicato postumo per la prima volta nel 1925. Una delle sue migliori opere, esso racconta la storia di Joseph K., un uomo arrestato e perseguito da una remota, inaccessibile autorità, mentre la natura del suo crimine non viene rivelata né al protagonista né al lettore. Nell’opera è indagata anche la passiva accettazione, da parte degli altri personaggi, dell’ineluttabilità di una giustizia che funziona come un fenomeno fisico, con sue logiche autoreferenziali e insondabili, contro cui a nulla servono la razionalità e la lucidità di Josef K., processato per motivi misteriosi. Chiara è l’influenza di Dostoevskij – che Kafka chiamava “parente di sangue” – in particolare dai suoi romanzi Delitto e castigo e I Fratelli Karamazov. Sebbene Il processo non fu mai portato a termine, esso include un capitolo che appare mostrare l’intenzione dell’autore di portare a una brusca fine la storia. (fonte: Wikipedia, continua)

#39 Il rosso e il nero (Stendhal)

Il rosso e il nero (titolo originale, Le Rouge et le Noir, con due sottotitoli: Chronique du XIXe siècle e Chronique de 1830) è un romanzo dello scrittore francese Stendhal.

Il manoscritto fu venduto per 1500 franchi all’editore Levasseur che lo pubblicò in due tomi a Parigi nel novembre del 1830 con data 1831.

La storia viene ripresa da Stendhal da un fatto di cronaca. L’autore infatti aveva letto di un giovane che uccise l’ex amante sulla rivista “La Gazette des Tribunaux”. (fonte: Wikipedia, continua)

#40 La signora Dalloway (Virginia Woolf)

La signora Dalloway (Mrs Dalloway) è un romanzo di Virginia Woolf pubblicato nel 1925. Il romanzo narra la giornata della signora Dalloway e di altri personaggi che, a turno, si trovano sia sullo sfondo che in primo piano.

La storia inizia alle 10 del mattino del mercoledì del giugno 1923, quando Clarissa Dalloway, una ricca signora cinquantenne, si dirige a Bond Street per comprare dei fiori per la festa elegante che sta organizzando per la sera stessa. Passeggiando per le strade di Londra è presa da ricordi della sua vecchia vita a Bourton, quando, in compagnia della vecchia zia e di tanti suoi amici, trascorreva le giornate in perfetta armonia. (fonte: Wikipedia, continua)

#41 Racconti (Anton Checkov)

Anton Pavlovič Čechov (in russo: Антон Павлович Чехов?ascolta[?·info]; Taganrog, 29 gennaio1860[1] Badenweiler, 15 luglio1904[1]) è stato uno scrittore e drammaturgorusso. Terzo di sei figli,[2] Anton nacque in una famiglia di umili origini: il nonno, Egor Michailovič Čech, servo della gleba e amministratore di uno zuccherificio del conte Čertkov, era riuscito a riscattare se stesso e la propria famiglia nel 1841 grazie al versamento al proprio padrone di una grossa somma di denaro, 3500 rubli[3]. (fonte: Wikipedia, continua)

#42 Fiesta (Ernest Hemingway)

Fiesta (Il sole sorgerà ancora) (The Sun also Rises) è il primo romanzo dello scrittore statunitense Ernest Hemingway. Venne pubblicato a New York nel 1926.

Il libro racconta le vicende di un gruppo di amici, americani e britannici, residenti a Parigi. Per l’estate hanno organizzato una vacanza in Spagna, per pescare sui Pirenei occidentali e per assistere alla festa di San Firmino di Pamplona, festa nota per le sue corride.

Il protagonista del romanzo, Jacob Barnes (Jake), è un giornalista, inviato a Parigi. Innamorato di Brett, ovvero Lady Brett Ashley, conosciuta in ospedale inglese in cui lei era infermiera e lui in convalescenza dopo aver subito una ferita in guerra, è impossibilitato ad averla, proprio a causa della ferita. Brett è bella ed è disponibile. Sta per sposare Mike Campbell ma non si nega ad altre relazioni, ponendosi come forza disgregatrice del gruppo. Una volta a Pamplona Brett si lascia andare alla passione con un giovane torero, Pedro Romero, e alla fine della fiesta spagnola il gruppo è ridotto in macerie. La vita riprenderà con i soliti ritmi una volta che tutti saranno rientrati a Parigi. (fonte: Wikipedia, continua)

#43 David Copperfield (Charles Dickens)

David Copperfield è l’ottavo romanzo scritto da Charles Dickens, pubblicato per la prima volta mensilmente su rivista tra il 1849 e il 1850. Il titolo originale dell’opera è The Personal History, Adventures, Experience and Observation of David Copperfield the Younger of Blunderstone Rookery (Which He Never Meant to Be Published on Any Account). (fonte: Wikipedia, continua)

#44 Ritratto dell’artista da giovane (James Joyce)

Ritratto dell’artista da giovane (A Portrait of the Artist as a Young Man), conosciuto in Italia anche come Dedalus, è un romanzo semiautobiografico di James Joyce, pubblicato per la prima volta a puntate nella rivista The Egoist tra il 1914 e il 1915 e pubblicato in volume nel 1916. Il romanzo descrive gli anni formativi della vita di Stephen Dedalus, l’alter-ego di Joyce, un’allusione all’architetto della mitologia greca, Dedalo (Dædalus in latino) e a Santo Stefano, il martire cristiano che denunciò la sua stessa comunità. (fonte: Wikipedia, continua)

#45 I figli della mezzanotte (Salman Rushdie)

I figli della mezzanotte è un romanzo di Salman Rushdie del 1981. Nello stesso anno il romanzo ha vinto il James Tait Black Memorial Prize e il Booker Prize. In seguito è stato nominato “Booker of Bookers” nel 1993 e “Best of the Booker” nel 2008 per celebrare il venticinquesimo e il quarantesimo anniversario del premio, rispettivamente.[1] È nella classifica dei 100 libri del secolo di le Monde.

Dal romanzo è stato tratto un omonimo adattamento cinematografico del 2012. (fonte: Wikipedia, continua)

#46 Finzioni (Jorge Luis Borges)

Finzioni (Ficciones) è una raccolta di racconti di Jorge Luis Borges, scritti tra il 1935 e il 1944. Finzioni è suddivisa in due parti, intitolate rispettivamente Il giardino dei sentieri che si biforcano e Artifici. La prima parte è stata pubblicata a parte nel 1941; Artifici nel 1944. Numerosi racconti erano stati pubblicati singolarmente in precedenza sulla rivista letteraria Sur. Le due parti furono riunite parzialmente nel 1944 dalle edizioni Sur di Buenos Aires e infine nel 1955, nella versione definitiva, a costituire il V volume delle “Obras completas” di Borges pubblicate dell’editore Emecé di Buenos Aires[1]. (fonte: Wikipedia, continua)

#47 La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo (Laurence Sterne)

La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo (o Tristram Shandy) è un romanzo di Laurence Sterne, pubblicato a puntate nel corso di 8 anni. Consta di nove volumi: i primi due apparsi nel 1759, il 3 e il 4 nel 1761, il 5 e il 6 nel 1762, i volumi 7 e 8 nel 1765, il 9 nel 1767. Pretende essere la biografia del personaggio eponimo. Shan o shandy è un termine dialettale dello Yorkshire che significa “instabile” oppure “confuso”. I lettori scoprirono con sorpresa e scandalo che l’eroe sarebbe rimasto una figura embrionale nel corso di tutta la storia[1]. Lo stile dell’opera è marcato dalle digressioni, dai doppi sensi, dai dispositivi grafici.

Sterne fu un lettore accanito, cosa che si riflette nel Tristram Shandy. Molte delle sue similitudini, ad esempio, sono riprese da opere di poeti metafisici del XVII secolo e il romanzo stesso, concentrato sui problemi del linguaggio, tiene conto costantemente delle teorie di John Locke espresse in An Essay Concerning Human Understanding. Arthur Schopenhauer definì l’opera uno dei più grandi romanzi mai scritti. (fonte: Wikipedia, continua)

#48 Foglie d’erba (Walt Whitman)

Foglie d’erba (Leaves of Grass nell’originale in lingua inglese) è il titolo della più conosciuta raccolta di poesie del poeta e scrittore statunitense Walt Whitman.

Fu pubblicata nel 1855 in occasione del giorno dell’Indipendenza: quasi un segno propiziatorio per un’opera destinata ad essere considerata come la Bibbia democratica americana. E questo sebbene il testo della raccolta apparisse – almeno all’uscita, e in minore misura nelle successive edizioni – quanto meno insolito rispetto alla tradizione, composto com’era da una lunga serie di versetti non divisi in strofe, senza pause o titoli. (fonte: Wikipedia, continua)

#49 L’Eneide (Publio Virgilio Marone)

L’Eneide (in latino: Aeneis) è un poema epico della cultura latina scritto dal poeta Publio Virgilio Marone tra il 29 a.C. e il 19 a.C. Narra la leggendaria storia dell’eroe troiano Enea (figlio di Anchise e della dea Venere) che riuscì a fuggire dopo la caduta della città di Troia, e che viaggiò per il Mediterraneo fino ad approdare nel Lazio, diventando il progenitore del popolo romano.

Alla morte di Virgilio il poema, scritto in esametri dattilici e composto da dodici libri per un totale di 9.896 esametri, rimase privo degli ultimi ritocchi e revisioni dell’autore, testimoniate da 58 esametri incompleti (chiamati tibicines, puntelli); perciò nel suo testamento il poeta fece richiesta di farlo bruciare, nel caso in cui non fosse riuscito a completarlo, ma gli amici Vario Rufo e Plozio Tucca, non rispettando le volontà del defunto, salvaguardarono il manoscritto dell’opera e, successivamente, l’imperatore Ottaviano Augusto ordinò di pubblicarlo così com’era stato lasciato. (fonte: Wikipedia, continua)

#50 Candido (Voltaire)

Candido, o l’ottimismo (Candide, ou l’Optimisme), è un raccontofilosofico di Voltaire che mira a confutare le dottrine ottimistiche quale quella leibniziana. Lo scrittore francese fu stimolato sicuramente dal terremoto di Lisbona del 1755 che distrusse la città, mietendo migliaia di vittime. Voltaire scrisse prima un poema sul cataclisma (1756) e successivamente redasse il Candido (1759); egli scrive il Candido in un periodo successivo a numerose persecuzioni nei suoi confronti che l’hanno portato sulla via di una visione disincantata del mondo. Il romanzo, a dispetto della brevità, è considerato il magnum opus dello scrittore e filosofo “patriarca dell’illuminismo“.[1] (fonte: Wikipedia, continua)

Fra i migliori libri, ma non tutti i migliori (ovvio)

Questa lista, come tutte le liste di questo genere hanno il difetto di essere troppo corte. Faranno sicuramente scontenti gli amanti dei migliori libri della letteratura italiana (non troppo rappresentata).

Un’altra critica ragionevole che siamo consapevoli di poter ricevere è la presenza forse troppo massiccia di libri classici, sfavorendo molto la letteratura moderna.

I grandi esclusi (alcuni)..

Ma facciamo nomi e cognomi di alcuni dei libri famosi esclusi da questa top 50? chi possiamo citare fra i grandi esclusi da questa classifica dei migliori libri mai scritti? Ecco di seguito alcune opere che riteniamo alla pari, se non migliori, di alcune delle scelte sopra riportate.

Conclusione

Come abbiamo compilato questa classifica dei libri più belli? Il merito va esclusivamente al sito The Greatest Books che ha mescolato i risultati di ben 128 classifiche di “classici da leggere“. Questa lista di libri da leggere, a detta dell’autore, privilegia maggiormente le “classifiche libri più belli” stilate da autori ed esperti del settore rispetto a quelle generate grazie alle opinioni dei lettori. Noi di RegaloSuper.com siamo sicuri che riuscirete ad attingere dalla lista di capolavori letterari contenuta in questo articolo le migliori idee regalo per i vostri cari e, perché no, per voi stessi (ok, terremo il segreto).

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